Boeri "Abbattiamo vitalizi e pensioni d'oro". Gelo dal Governo

La proposta del presidente dell'Inps di creare un fondo con i tagli da vitalizi e pensioni d'oro per un assegno di 500 euro agli over 55 trova il no di Palazzo Chigi

di Giu. Di.T 06/11/2015 ECONOMIA E WELFARE
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Quando venne nominato alla carica dell’Inps, la sua nomina suscitò non pochi giudizi positivi e aspettative da parte di chi auspicava un netto cambio di passo dell’Ente per la previdenza Sociale. Tito Boeri, economista riformatore ed esperto delle nuove dinamiche globali a dire il vero c’ha messo un po’ per dare seguito e dimostrare quelle aspettative non si basavano su presupposti infondati.

Così partendo da una riorganizzazione amministrativa dell’Ente è giunto in questi giorni a formulare una proposta certamente interessante e nuova per il welfare italiano.

Il pianopubblicato on line sul sitodell’Inps prevedel’introduzione di un reddito minimo di 500 euro per gli over 55 che non abbiamo contratti di lavoro e soprattutto non abbino i requisiti, ormai sempre più stringenti, per ottenere un assegno pensionistico. La proposta si basa su un coraggioso taglio per 4 mila vitalizi per cariche elettive, ossia quelle dei parlamentari e dei vari eletti nei consigli regionali ecc ecc, e su prelievi da 250 mila cosiddette pensioni d’oro.

Nel progetto composto da 16 articoli è illustrata una strategia a 360 gradi per riformare, in un senso più redistributivo il sistema previdenziale e assistenziale, dal sostegno di inclusione attiva per gli over 55, al riordino delle prestazioni collegate al reddito, passando per il ricalcolo dei vitalizi. Inclusi gli interventi sull'uscita flessibile e le pensioni dei sindacalisti.  

Per quanto riguarda l’uscita dal lavoro la proposta introduce una flessibilità in uscita a partire dai 63 anni con perdite non oltre il 10%dell’assegno che si applicherebbe alla sola quota retributiva e tenderebbe ad assottigliarsi nel corso del tempo.

 Sebbene alcune fonti del Ministero del lavoro abbiano tenuto a precisare che la proposta di Boeri era stata “concordata” con l’esecutivo, da Palazzo Chigi pare non l’abbiano presa bene, a cominciare da Renzi. La preoccupazione ufficiale del Governo è quella che una simile proposta potrebbe essere applicata solo mettendo le mani nel portafoglio di milioni di pensionati, inoltre al momento non esisterebbero le coperture finanziarie sufficienti. Risorse che, evidentemente, se si tratta di assecondare le idee del premier, vedi gli 80 euro, si trovano immediatamente, non così in altri casi.

 

 

 

 


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